mercoledì 1 luglio 2020

"Il Diario di Alone" di Micol Fusca



Salve a tutti miei cari readers! 

Oggi vi parlo del mondo tracciato da Micol Fusca nel suo racconto lungo dal titolo "Il Diario di Alone". Un racconto che porta con sé il sapore di un futuro non così assurdo o lontano dalla realtà. Infatti, i misteri della genetica vengono sempre più svelati, giorno dopo giorno; le sperimentazioni, "illuminate" da umani propositi di voler migliorare le condizioni di vita della razza dominante, continuano imperterrite col celato intento di ignorare le leggi della natura, mentre gli scienziati si ergono alla stregua di nuove "divinità".

Il racconto di quest'autrice porta con sé le orme di un diario, una serie di vicissitudini narrate dal bibliotecario Alone, l'ultimo di una stirpe, quella umana, che lascia in eredità al nuovo mondo gli ultimi momenti vissuti nella sua biblioteca. Partiamo proprio da quest'ultimo punto: cosa contiene una biblioteca? Libri ovviamente! La scrittrice, per bocca di Alone, imprime tutto il suo amore intimo e viscerale nei confronti della lettura, un sentimento figlio della voglia di conoscere, di viaggiare e fantasticare pur senza mai muoversi. Un misto di vive percezioni suscitate dalla copertina, dal puro sfiorar le pagine o, semplicemente, dal lasciarsi inebriare dall'odore, perché, dopotutto, "i libri possono raccontare molto di loro ancor prima di scoprirne il contenuto." 

La solitudine, osteggiata soltanto dall'amabile compagnia dei libri, convive con la terribile consapevolezza di un mondo spaccato e messo in ginocchio da un conflitto senza fine. Una guerra iniziata proprio per via di diabolici esperimenti, artifici genetici sfuggiti al controllo degli umani. Le nuove razze - Daemon, Elfidi, Lillip -, dopo un'epoca di servilismo e schiavitù, si sono rivoltate; da quel momento, molte vite umane vengono sacrificate nel nome del grande egoismo: pur di non accettare la parità e la convivenza pacifica, molti soldati rimanderanno l'oblio della morte e trasferiranno le loro coscienze in corpi meccanici. 

Ma Alone sopravvive, rifugge dal pericolo protetto dalle sue amate letture; un giorno, però, viene scovato da un elfide di nome Nephel. La paura di Alone, col tempo, lascia il passo ad una amicizia sorta proprio dalla sete di conoscenza dell'elfide e saziata dalla passione dell'umano. Da allora, il "fu" solitario Alone conoscerà altri personaggi, a cominciare da Kato, il leader dei Daemon, ma anche altri umani superstiti: la crudeltà della razza umana riesce a far fuggire persino i propri simili. Alone "immagazzina" tutto ciò che lo circonda, ogni parola udita, ogni sensazione di quella piccola comunità creata dall'indigenza e dalla voglia di sopravvivere. Una nuova esistenza a cui il nostro bibliotecario s'affeziona in silenzio, circondato sempre dai suoi libri, finalmente condivisi con le nuove razze: grazie ad Alone, infatti, la cultura non smette di vivere, superando qualsiasi barriera o segni di diversità. Tra complicazioni e nuovi arrivi, l'ennesima catastrofe bussa alla porta della fragile serenità conquistata da Alone: ben presto la solitudine tornerà ad accoglierlo a braccia aperte in un mondo completamente diverso - e stravolto - rispetto al suo remoto passato. 

Eppure la sua passione per i libri non lo abbandona e, questo intero racconto plasmato dalla sua viva memoria, ne è la dimostrazione nonché la sua eredità spirituale. "Il Diario di Alone" sarà in grado di trasmettervi tutta l'inquietudine del protagonista; e grazie a descrizioni superbe e totalmente immersive, l'autrice riesce a caratterizzare minuziosamente le razze create dalla sua fervida - e piacevolmente oscura - fantasia, trascinandovi in una narrazione avvolgente. Un distopico dalle trame fantasy/sci-fi condotto attraverso la perfetta commistione di semplicità e ricercatezza, da leggere assolutamente anche per i suoi tratti significativi.

Un abbraccio a tutti!!

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